2017

Venerdi 08.12 ore 19.30

Una serata con Renato Carusone

Cena di Natale  

con

Ugo Santangelo e Arne Sandvoll

Kveldens duoen Ugo (gitar, vokal) og Arne (vokal, sag, kazoo), har vært en del av det Bergens-baserte Malaparola, et norsk-italiensk band som spiller musikk av Renato Carosone, en legendarisk musiker fra Napoli. Carusone gjorde suksess rundt om i verden på 1950-tallet; låtene hans er oversatt til 12 språk og tolket av en lang rekke artister. Carosone og hans band blandet swing, rock «n roll og afrikanske rytmer med napoletanske melodier og dialekt, med humor, kjærlighet og musikalsk virtuositet. Teatralsk, romantisk og surrealistisk er andre adjektiver som beskriver hans musikk.

(Og kanskje blir det også litt Santa Lucia allsang på italiensk og norsk!?)

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Dopo Carusone, passeremo alla

Cena di Natale

Prosecco
Antipasti Misti
Porchetta e lenticchie
Gelato o Panettone, e Caffe
Liquori

 

Natale b 2017

Etter måltidet blir det Auksjon med italienske objekter. Ta med mengder med kontanter!

Prisen for årets julebord 8. desember blir kr. 400,-. Det vil i tillegg bli solgt vin til husets priser.

Påmelding snarest, senest innen fredag 1. desember på e-post til oeystein.stokland@gmail.com eller på SMS eller tlf til Øystein Stokland, tlf. 41587384.

Når påmelding er bekreftet, må inngangspenger betales til Dante Bergen konto 3633.43.47049 innen møtet.

Med vennlig hilsen, Christian, Margrethe, Olav, Øystein, Dag, Nina og Graziella.

Natale c 2017


Mercoledì 15.11 ore 19.30

Camilla Peruch

“LA GRANDE GUERRA: LE DONNE E LA PROPAGANDA”

La Grande Guerra determinò necessariamente l’ingresso di un numero considerevole di donne nel mondo del lavoro. Giornali e riviste segnalarono questo cambiamento della società, questa modernità e la propaganda iniziò ad utilizzare la figura femminile nella stampa per i soldati, nei manifesti e nelle cartoline illustrate per lanciare messaggi patriottici e inviti a sostegno del conflitto. Alla donna furono affidati ruoli ben precisi e variegati: doveva essere la sposa fedele che attendeva l’eroe a casa, la madre generosa che offriva il figlio per la vittoria, ma anche la spia ammiccante che circuiva il nemico o la prostituta disponibile che soddisfaceva i bisogni del soldato. Fu dunque vera emancipazione?

CURRICULUM:

Camilla Peruch e laureata in Lettere e diplomata in Pianoforte, e si occupa di ricerca storica e didattica della Grande Guerra presso musei e istituti scolastici. E’ curatrice di mostre storiche e autrice de La storia ritrovata del soldato József Kiss (Kellermann, 2016) e de Il Corriere dei Piccoli va alla guerra (Kellermann, 2015). Ha inoltre collaborato alla pubblicazione di La Grande Guerra e la memoria nel Museo della Battaglia di Vittorio Veneto (Kellermann, 2008).


Camilla Peruch

“Kvinnene og propaganda under første verdenskrig”

Første verdenskrig var avgjørende for at mange kvinner gjorde inntog i arbeidslivet. Aviser og blader illustrerte tydelig denne samfunnsforandringen, denne modernitet. Propagandaen begynte å bruke kvinnelige figurer i blader rettet mot soldater, på plakater og illustrerte postkort, som var ment til å spre patriotiske budskap og anmodninger til å støtte krigen. Kvinnene fikk tildelt et mangfold av veldig spesifike roller: de skulle være den trofaste konen som ventet hjemme på helten. Den generøse moren som ofret sønnen for seieren, men også den vennskapelige spionen som omgikk fienden, eller den tilgjengelige prostituerte som tilfredsstilte soldatenes behov. Var dette frigjøring?

CURRICULUM:

Camilla Peruch er utdannet innen humanistiske fag og litteratur, og innen musikk og piano. Hun forsker innen historie og didaktikk om første verdenskrig ved museer og utdanningsinstitusjoner. Hun er kurator for historiske utstillinger og hun har forfattet La storia ritrovata del soldato József Kiss (Kellermann, 2016) og Il Corriere dei Piccoli va alla guerra (Kellermann, 2015). Hun har også samarbeidet i forbindelse med utgivelsen av La Grande Guerra e la memoria nel Museo della Battaglia di Vittorio Veneto (Kellermann, 2008).


Mercoledi 18 Otobre 2017 alle ore 19.30

Alessandro Leogrande sul tema «La frontiera»

 

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C’è una linea immaginaria eppure realissima, una ferita non chiusa, un luogo di tutti e di nessuno di cui ognuno, invisibilmente, è parte: è la frontiera che separa e insieme unisce il Nord e il Sud del mondo. È sul margine di questa frontiera che si gioca il Grande gioco del mondo contemporaneo. Questa soglia è inafferrabile, indefinibile, non-materiale: la scrittura vi si avvicina per approssimazioni, tentativi, muovendosi nell’inesplorato, là dove si consumano le migrazioni e i respingimenti, là dove si combatte per vivere o per morire. Con il suo libro La frontiera (Feltrinelli), Leogrande ci porta a bordo delle navi dell’operazione Mare Nostrum e pesca le parole dai fondali marini in cui stanno incastrate e nascoste. Ci porta a conoscere trafficanti e baby-scafisti, insieme alle storie dei sopravvissuti ai naufragi al largo di Lampedusa; ricostruisce la storia degli eritrei, popolo tra i popoli forzati alla migrazione da una feroce dittatura, nata sulle ceneri del colonialismo italiano; ci racconta l’altra frontiera, quella greca, quella di Alba Dorata e di Patrasso, e poi l’altra ancora, quella dei Balcani; ci introduce in una Libia esplosa e devastata, ci fa entrare dentro i Cie italiani e i loro soprusi, nella violenza della periferia romana e in quella nascosta nelle nostre anime: così si dà parola all’innominabile buco nero in cui ogni giorno sprofondano il diritto comunitario e le nostre coscienze. Quanta sofferenza. Quanto caos. Quanta indifferenza. Da qualche parte nel futuro, i nostri discendenti si chiederanno come abbiamo potuto lasciare che tutto ciò accadesse.

Alessandro Leogrande, nato a Taranto nel 1977, vive a Roma.  È vicedirettore del mensile “Lo straniero”, editorialista del “Corriere del Mezzogiorno” ed è tra i conduttori di “Wikiradio” su Radio 3. Per il settimanale “Pagina 99” ha curato l’inserto “Fuoribordo” dedicato al long-form journalism. Ha scritto, tra l’altro: Nel paese dei viceré. L’Italia tra pace e guerra (L’ancora del Mediterraneo, 2006), Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle campagne del Sud (Mondadori, 2008; nuova edizione Universale economica Feltrinelli 2016; con cui ha vinto il Premio Napoli – Libro dell’Anno, il Premio della Resistenza Città di Omegna, il Premio Sandro Onofri e il Premio Biblioteche di Roma), Le male vite. Storie di contrabbando e di multinazionali (Fandango, 2010), Fumo sulla città (Fandango, 2013). Ha curato le antologie Nel Sud senza bussola. Venti voci per ritrovare l’orientamento (con Goffredo Fofi; L’ancora del Mediterraneo, 2002), Ogni maledetta domenica. Otto storie di calcio (minimum fax, 2010) e il volume Trois Agoras Marseille. Art du geste dans la Méditerranée di Virgilio Sieni (Maschietto editore 2013). Con Feltrinelli ha pubblicato Il naufragio. Morte nel Mediterraneo (2011; premi Volponi e Kapuściński), da cui è stata tratta l’opera Katër i Radës che ha debuttato alla Biennale Musica di Venezia (2014), e nella collana digitale Zoom, Adriatico (2011). Il suo ultimo libro, pubblicato da Feltrinelli, è La frontiera (2015; premio Pozzale Luigi Russo, finalista Premio Terzani).


Alessandro Leogrande

“GRENSA. Flyktningstraumen over Middelhavet”

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Den italienske forfatteren og journalisten Leogrande tar oss med om bord på skipa under operasjon Mare Nostrum, han hentar ord opp frå den djupe havbotnen der dei har kilt seg fast og er skjulte. Han lar oss bli kjende med smuglarar, barne-båtførarar, og med historiene til dei overlevande etter båtforlisa i Middelhavet utanfor Lampedusa. Han set ord på det ubeskrivelege svarte hòlet der rettferda i samfunnet og samvitet vårt kvar dag går under (basert på omtale ved Cappelen Damm).

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Alessandro Leogrande er fødd i Taranto i 1977. Han er nestleiar for det månadlege tidsskriftet ”Lo straniero” og samarbeider med diverse andre aviser og tidsskrift. Han har gitt ut mange bøker, blant anna Uomini e caporali, om utnyttinga av utanlandske landarbeidarar, og – med Feltrinelli – Il naufragio, som teaterstykket Käter i Rädes byggar på. «Grensa» er oversatt til norsk av Kristin Sørsdal (2017)


Mercoledi 6 settembre 2017 alle ore 19.30

Solveig Tosi

“VIAGGIO IN ITALIA TRA ESSERI PLURISECOLARI”

Solveig Tosi ci propone un percorso ecoturistico tra mito e storia, alla scoperta degli alberi monumentali italiani.  La conferenza tratta di alberi presenti in Italia che hanno raggiunto età ragguardevoli di diverse centinaia di anni. Alcuni di questi esemplari sono diventati monumenti vegetali nazionali. Saranno analizzate le caratteristiche biologiche che li rendono così longevi e si descriveranno i luoghi in cui si trovano e alcuni aneddoti storici avvenuti intorno a loro.

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Solveig Tosi: Nata ad Halden il 20 settembre 1963. Laureata in Scienze Biologiche all’Università di Roma è Professore Associato all’Università degli Studi di Pavia, insegna botanica e micologia. E’ presidente vicario dei corsi di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura e Magistrale in Scienze della Natura, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia. Fa parte del Gruppo di Lavoro “Biorigenerazione” dell’Agenzia Spaziale Italiana e del Comitato Tecnico Scientifico del Centro di studi in etnobiofarmacia e medicine tradizionali e complementari (CEMTEC). Le ricerche scientifiche sono principalmente incentrate sulla biologia dei funghi e sul loro possibile utilizzo nella lotta biologica e nei processi di biorigenerazione e biorisanamento ambientale. Ha scritto diversi articoli su riviste indicizzate a livello internazionale.

 


Solveig Tosi

En reise i Italia blant hundreårige vesener

Solveig Tosi tar oss med på en økoturistisk ferd mellom myter og historie, mens hun lar oss oppdage monumentale trær i Italia.  Innlegget handler om trær som har levd i hundrevis av år, og noen av disse er blitt nasjonale vegetasjonsmonumenter. Hun vil drøfte de biologiske karakteristikker som gjør at disse trærne blir så gamle. Hun vil beskrive stedene hvor man finner disse trærne, samt fortelle noen historiske anekdoter om dem.

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Solveig Tosi er født i Halden i 1963. Hun tok hovedfag i biologi ved Università di Roma, og hun er universitetslektor ved Università degli Studi di Pavia, hvor hun underviser botanikk og mikologi. Hun leder bachelorstudiet i naturvitenskap og teknologi, og master i naturvitenskap ved Institutt for jord- og miljøvitenskap, Università di Pavia. Hun tilhører en arbeidsgruppe innen bioregenerering ved det italienske Romfartselskap, og hun sitter i en vitenskapelig-teknisk komite ved Senter for etno-biofarmakologi og tradisjonelle og komplementære medisiner. Hennes vitenskapelige forskning fokuserer hovedsakelig på soppbiologi og dens mulige nytte i bioregenerering- og bioresaneringsprossesser i miljøet. Hun har publisert flere artikler i internasjonal sammenheng.


Vinsmaking

Tirsdag 13. juni 2017 kl.19.30 på Stranges Stiftelse, Klostergaten 28

Denne gang har vinkomiteen ved Turid de Faveri, Pål Jangård og Harald Goldstein funnet 7 viner som Pål vil introdusere for oss:

Viner fra Marche og Abruzzo

Viner

I tillegg til ulike viner vil det bli en lettere matservering som er tilpasset utvalget av viner.


Martedi 13 giugno alle ore 19.30 – Stranges Stiftelse, Klostergaten 28

Degustazione di vini

Questa volta il comitato di vino con Turid de Faveri, Pål Jangard e Harald Goldstein ha trovato 7 vini che Pål vi presenterò:

I vini della Marche e Abruzzo

Oltre a vari vini sarà una tavola leggera adattato al vino.


Torsdag 11. mai 2017 kl.19.30 på Stranges Stiftelse, Klostergaten 28.

Francesco Palermo

Italia og mangfoldets utfordringer: migrasjons- og minoritets politikk

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Italia er et land som er rik på nasjonale minoriteter. Noen av disse er store og nøyaktig beskyttet, mens andre risikerer sterkt å bli assimilert. Italia bærer en lang tradisjon på forvaltning av ulikhet. Den nylige massemigrasjonen har imidlertid møtt et uforberedt land. Reglene som anvendes er preget av unntakstilstand, selv om det i dag handler om et strukturelt fenomen. Hvordan løser Italia disse fenomener? Hvordan forandrer landets kultur seg? Hvilke tiltak settes i verk? Hvordan vil samfunnet endre seg, og hva er framtidens utfordringene?

Francesco Palermo er født i Bolzano i 1969. Han har studert juss ved Universitetet i Trento, og han har doktorgraden sin fra Universitetet i Innsbruck (1998). Palermo er professor i sammenlignende jus ved Universitetet i Verona og han har vært medlem av Europarådets organ for nasjonale minoriteter. Han er direktør for Instituttet for studien av federalismen og regionalismen ved Eurac Research. Palermo er den første europeer som er blitt valgt som president for IACFS, International Association of Centers for Federal Studies (IACFS), en verdensomfattende organisasjon stiftet i 1977. Palermo er anerkjent for sin svært internasjonal virksomhet, og for sin komparativ tilnærming i studien av federale systemer. Noen av hans forskningstemaer er:

  • Sammenlignende, italiensk og konstitusjonell rett
  • Federalisme, regionalisme
  • Minoritets spørsmål og rettigheter
  • Europeisk integrasjon
  • Rettslig språk og terminologi
  • Konstitusjonell overgang i sentral, øst & sør-øst Europa

Palermo er også uavhengig medlem av Det italienske Senatet.


Giovedi 11 maggio alle ore 19.30 (Notate il giorno!)

Stranges Stiftelse, Klostergaten 28

Francesco Palermo

“L’Italia e la sfida della diversità: le politiche di tutela delle minoranze nazionali e le iniziative davanti al fenomeno migratorio”

L’Italia è un Paese molto ricco di minoranze nazionali. Alcune di queste sono numerose e dettagliatamente tutelate, mentre altre sono a forte rischio di assimilazione. Il Paese vanta una lunga tradizione di regole per gestire la diversità. La recente immigrazione di massa ha tuttavia colto l’Italia impreparata. Le regole sono improntate all’emergenza, pur trattandosi di un fenomeno ormai strutturale. Come affronta l’Italia questi fenomeni? Come sta cambiando la cultura del Paese? Quali strumenti vengono messi in atto? Come si trasformerà la società e quali sono le sfide che ha davanti?

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Francesco Palermo è nato a Bolzano nel 1969. È professore di diritto pubblico comparato all’Università di Verona e Direttore dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research a Bolzano. Ha studiato giurisprudenza all’Università di Trento, e ha un dottorato di ricerca dell’Università di Innsbruck (1998). È stato presidente del Comitato del Consiglio Europeo per la tutela delle minoranze nazionali. www.eurac.edu/fpalermo

Aree di ricerca: Diritto costituzionale italiano, europeo e comparato, federalismo, regionalismi, diritti delle minoranze, integrazione europea, terminologia giuridica, transizione costituzionale nell’Europa centrale, orientale e sud-orientale.

Progetti: Autonomia dell’Alto Adige/Sudtirol in prospettiva comparata; Studi comparati sul federalismo e sulle autonomie; Innovazione instituzionale e democrazia partecipativa; Federalismao fiscale; Diritto e politiche ambientali in sistemi multilivello; Diritti delle minoranze.

Palermo è il primo europeo a essere stato eletto presidente della International Association of Centers for Federal Studies (IACFS) ed è membro indipendente del Senato in Italia.


Onsdag 26. april kl.19.30 på Stranges Stiftelse, Klostergaten 28.

Stanislao de Marsanich

“Mellom ordene og stedene: reiseopplevelser i litterære landskap”

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DAs Parchi Letterari® er magiske plasser, og inspirasjonskildene til Dante, Grazia Deledda, Carlo Levi, Eugenio Montale, Carducci, Falkberget og mange andre forfattere og poeter, og det er steder som fortsatt finnes i landskapet. Det er landsdeler som illustrerer utviklingen av lokalsamfunn gjennom litteraturen. Stedene kommuniserer de sansemessige opplevelsene som har inspirert mange forfattere og deres verk, og omvendt, mange av de største verkene, som gjengir hendelser i forfatternes liv, kan hjelpe å tolke rommet; de tillater å tolke landskapet på nytt igjen, og å gi det en felles mening, som sted, kulturell arv og økonomisk aktivitet, hvor erfaringene fra fortiden kan foreslå noe for framtiden.

Dette er ikke isolerte monumenter, men steder som forener natur og kultur og forutser menneskers deltagelse i en prosess hvor egen identitet gjenerobres. Litteraturparken blir sådan forståelsen av landskapet, den bevitner utviklingen av samhandlingen mellom mennesket og miljø, identifiseringen av lokale tanker og følelser, trosformer og kulturelle og produktive tradisjoner.

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Stanislao de Marsanich er utdannet i konstitusjonell rett, og han har spesialisert seg på Schenger avtalen i Storbritania, Frankrike og Belgia, samt på konsekvensene for asylsøkerrettighetene, flyktningers status og bevegelsesfrihet innenfor Europa. Han har vært opptatt av og publisert internasjonalt om geopolitiske spørsmål i 10 år, først med Fondazione Alcide De Gasperi, så med Atlantic Treaty Association. Han har jobbet med juridiske spørsmål og i Banken i både Italia og Sveits, for å fremme utviklingen av en italiensk Trust. Han har jobbet med landskaps utvikling de siste 10 år, spesielt med tanke på innlands Italia og Parchi Letterari® nettverket, som han er styrer for under Società Dante Alighieri. SDA forvalter Parchi siden 2012. Han skriver i dagsavisen L’Agenzia di Viaggi, Travel Trade Newspaper, og han deltar regelmessig på Press Tour i hele verden.


Stanislao de Marsanich

“I Parchi Letterari tra parole e territorio: esperienze di viaggio con la Società Dante Alighieri”

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I Parchi Letterari® della Società Dante Alighieri sono angoli magici, i luoghi dell’ispirazione di Dante, Grazia Deledda, Carlo Levi, Eugenio Montale, Carducci, Falkberget e di tanti autori e poeti, luoghi ancora presenti nel paesaggio. Sono parti di territori che illustrano l’evoluzione delle comunità locali attraverso la letteratura. Sono i luoghi stessi che comunicano le sensazioni che hanno ispirato tanti autori per le loro opere e, viceversa, molte delle più celebri opere letterarie e poetiche, ambientate in luoghi reali legati alla vita o alle vicende di un autore, possono offrire un metodo di interpretazione dello spazio; consentono anzi di reinterpretare il territorio e di dare un significato ai luoghi in un equilibrato connubio tra paesaggio, patrimonio culturale e attività economiche, in cui l’esperienza del passato rivela una proposta per il futuro.

Non monumenti isolati ma luoghi che uniscono natura e cultura e prevedono la partecipazione attiva delle popolazioni ad un processo di riappropriazione della propria identità. Il parco letterario diventa così comprensione del territorio, testimonianza dell’evoluzione dell’interazione tra uomo e ambiente ed identificazione delle sensibilità locali, delle credenze, delle tradizioni culturali e produttive.

Stanislao de Marsanich: Laureato in Diritto Costituzionale, ha approfondito per alcuni anni in Italia, Regno Unito, Francia e Belgio gli studi in merito agli Accordi di Schengen e alle loro ripercussioni sull’Istituto del Diritto di Asilo, la condizione di Rifugiato,  e la libera circolazione delle persone in Europa. Per oltre dieci anni si è occupato di questioni di geopolitica prima con la Fondazione Alcide De Gasperi, poi con l’Atlantic Treaty Association, con pubblicazioni su riviste specializzate nazionali e internazionali. Ha lavorato in Studi Legali e in Banca sia in Italia che in Svizzera per la promozione e lo sviluppo del Trust interno in Italia. Da quasi dieci anni si occupa di sviluppo del territorio con particolare attenzione all’Italia Interna e alla Rete de I Parchi Letterari® di cui è Presidente in seno alla Società Dante Alighieri di cui i Parchi fanno parte dal 2012. Scrive sul quotidiano L’Agenzia di Viaggi, Travel Trade Newspaper, in rappresentanza del quale partecipa regolarmente a Press Tour in tutto il mondo.



Onsdag 22. mars kl.19.30 på Stranges Stiftelse, Klostergaten 28.

Giacomo Di Girolamo

“Kampen mot mafiaen i Italia og Europa: Fra Matteo Messina Denaro til den nye organiserte kriminaliteten.”

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Di Girolamo vil fortelle om kampen mot mafiaen i Italia fra et ikke-institusjonelt ståsted, og fra perspektivet til en som opplever fenomenet på nært hold vest på Sicilia, hvor mafiaen har stor innflytelse og hvor den påvirker hele regionens utvikling negativt. Boss Matteo Messina Denaro kommer fra Castelvetrano, i Trapani-provinsen, og han blir sett på som den siste ekte Cosa nostra-lederen. Han har levd under dekning siden 1993. Hvor gjemmer han seg? Hva driver mafiaen med i dag? Og hva er det som beskytter ham slik at han fortsatt går fri etter 25 år på flukt? Ved å ta opp alt fra mafiaens store nettverk til vindenergi, vil både politiske og økonomiske forhold drøftes.

Men samtidig som at Cosa nostra og de andre mafiaene endrer seg radikalt, og ligner mer og mer en “lederklassens mafia”, som lett kommer seg inn i lovlige samfunnskretser, så ser antimafiabevegelsen, som har ført mange prisverdige kamper, ut til å gå gjennom en tretthetsfase og stillstand. Forfatteren vil fortelle om de nye kriminelle fenomenene som er til stede i hele Italia, og om nye måter å bekjempe disse på, med et blikk mot hva som skjer i Europa. Dette fordi de kriminelle organisasjoners evne å flytte på store summer gjennom internasjonale finans institusjoner, og deres måte å infiltrere seg i markedet på de mest utenkelige måter, gjør at mafiaen er tilstede i alle europeiske land.

Giacomo Di Girolamo er journalist og forfatter og han bor på Sicilia. Han skriver om organisert kriminalitet og korrupsjon for portalen Tp24.it og for radio Rmc 101. Han samarbeider med Il Mattino di Sicilia, The voice of New York, La Repubblica og Il Sole 24 Ore. Han har forfattet biografien til bossen Matteo Messina Denaro, “L’invisibile” (2010); “Cosa Grigia” (2012, som ble finalist i Piersanti Mattarella-prisutdelingen), som forteller om den nye mafiaen i Italia, og av “Dormono sulla collina”(2014): Italias historie fra 1969 til i dag, fortalt av de døde, som har formet og opplevd historien. Boken har blitt omskrevet til teaterstykke og blitt framført flere steder, blant annet på det viktigste kulturarrangementet i Italia, på Festival della letteratura di Mantova. Han har vunnet prisen “Libero Grassi” i 2016, og i 2013 prisen “Miljø og lovmessighet” ved Legambiente. For hans reportasjer har han vunnet “Premiolino»-prisen i 2014, den viktigste journalistprisen i Italia. Han har holdt flere internasjonale foredrag, i New York, London, Bratislava og Warszawa.

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“Da Matteo Messina Denaro alla nuova criminalità organizzata: il punto sulla lotta alla mafia in Italia e in Europa”

La lotta alla mafia in Italia sarà raccontata da un punto di vista non istituzionale da chi vede il fenomeno dalla Sicilia occidentale, lì dove la mafia è una causa di arretratezza dell’intera regione. Matteo Messina Denaro, boss originario di Castelvetrano, in provincia di Trapani, è ritenuto l’ultimo vero capo di Cosa nostra, ed è latitante dal 1993. Dove si nasconde? Quali sono oggi gli affari della mafia? E di quali coperture gode il boss per essere ancora libero dopo quasi 25 anni di latitanza? Dalla grande distribuzione all’energia eolica, passeremo in rassegna i rapporti con la politica e l’economia. Ma mentre Cosa nostra e le altre mafie cambiano radicalmente, ed assumono sempre più l’aspetto di una “mafia della classe dirigente”, abilissima ad entrare nei circuiti legali, il movimento antimafia, che tanti meriti ha avuto, sembra vivere una fase di stanchezza e segnare il passo. Racconteremo quindi anche quali sono i nuovi fenomeni criminali che sono presenti in tutta Italia e quali le misure per contrastarli, con uno sguardo anche a quanto avviene in Europa, dato che ormai quello delle mafie è un problema che la riguarda tutta, per l’abilità delle organizzazioni criminali di muovere denaro tra gli istituti finanziari internazionali, e di infiltrarsi nei mercati nei modi più impensabili.

Giacomo Di Girolamo, giornalista e scrittore, vive in Sicilia. Si occupa di criminalità organizzata e corruzione per il portale Tp24.it e per la radio Rmc 101. Collabora con Il Mattino di Sicilia, la voce di New York, la Repubblica e Il Sole 24 Ore. È autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro, “L’invisibile” (2010), di “Cosa Grigia” (2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), che racconta la nuova mafia in Italia, e “Dormono sulla collina”(2014): la storia d’Italia dal 1969 ad oggi, facendo parlare i morti, coloro che la storia l’hanno fatta, subita, attraversata. Il libro ha avuto un adattamento teatrale ed è stato presentato in numerose rassegne, tra cui il principale evento culturale italiano, il Festival della Letteratura di Mantova). Ha vinto nel 2016 il premio “Libero Grassi”, nel 2013 il premio “Ambiente e legalità” di Legambiente. Per le sue inchieste ha vinto nel 2014 il “Premiolino”, il principale premio giornalistico italiano. E’ intervenuto come relatore in diversi incontri internazionali a New York, Londra, Bratislava, Varsavia.


Onsdag 1. mars kl.19.30 på Stranges Stiftelse, Klostergaten 28.

Branka Blazevic

“Ved Italias østlige inngangsport:  Italiensk språk og kultur i Fiume, før og nå”

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Fiume, idag en kroatisk by, er geografisk strategisk plassert langs det nordlige Adriaterhavet. Historisk har byen alltid vært både et møtepunkt og et spenningspunkt mellom folkegrupper, kulturer og språk (illirere, de gamle romerne, frankere, østerrikere, ungarere, italienere, slavere). Dette har etterlatt tydelige språklige og kulturelle spor i byen. I dag merkes også at italiensk har en forholdsvis sterk og levende stilling i Fiume, mens det kun er sporer av andre minoritetsspråk igjen. I løpet av foredraget vil linguistiske og kulturelle kontakter mellom italiensk og kroatisk i Fiume introduseres for å bedre forstå dagens språklige kontekst i hovedstaden til Quarnaro.

Branka B. er italo-kroatisk og fra Fiume (Kroatia), hun er tospråklig og hun har dobbel statsborgerskap. Hun har studert med italiensk som undervisningsspråk i Fiume, og hun har siden studert oversettelse ved  “Scuola superiore per interpreti e traduttori dell’Università degli studi di Trieste”. Hun bruker/arbeider på italiensk, engelsk, og serbo-kroatisk, men hun kan også litt tysk og russisk, og nå litt norsk. Etter studiene dro hun tilbake til Kroatia, hvor hun, samtidig som hun tok oversettelsesoppdrag, begynte på universitetet, hvor hun underviste italiensk og engelsk ved “Politecnico” i Fiume. Hennes vitenskapelige  interesser er innen anvendt linguistikk (sosiolinguistikk, kontaktlinguistikk, kognitiv linguistikk og pragmatisk  linguistikk). For ett år siden flyttet hun til Norge, og hun bor i Asker.

Fiume

Branka  Blazevic

Alle porte orientali dell’Italia: lingua e cultura italiana a Fiume tra ieri e oggi

Fiume, città dell’odierna Croazia, situata in una posizione geograficamente strategica nell’Adriatico settentrionale, storicamente era sempre un luogo di incontri e scontri di popoli, culture e lingue (illiri, antichi romani, franchi, austriaci, ungheresi, italiani, slavi). Tutto ciò inevitabilmente lasciò un’impronta culturale e linguistica sulla città. Oggi si può osservare che, a differenza delle altre lingue minoritarie presenti soltanto in tracce, a Fiume l’italiano rimane tuttora presente e relativamente vivo. Con la presente conferenza si desidera fare una breve introduzione ai contatti linguistici e culturali dell’italiano e del croato a Fiume al fine di comprendere meglio la situazione linguistica odierna del capoluogo del Quarnaro.

La relatrice è italo-croata di Fiume (Croazia), bilingue e dalla doppia cittadinanza. Frequenta le scuole in lingua d’insegnamento italiana a Fiume, dopodiché studia traduzione presso la Scuola superiore per interpreti e traduttori dell’Università degli studi di Trieste. Le sue lingue di lavoro sono l’italiano, l’inglese e il serbo-croato, ma conosce anche un po’ di tedesco e russo, ed ora anche il norvegese. Dopo la laurea torna a vivere in Croazia dove, parallelamente a incarichi di traduzione, intraprende la carriera universitaria: insegna l’italiano e l’inglese settoriale al Politecnico di Fiume. Il suo campo di interesse scientifico è la linguistica applicata (sociolinguistica, linguistica del contatto, linguistica cognitiva, linguistica pragmatica). Un anno fa si trasferisce in Norvegia ed ora risiede ad Asker.


Onsdag 15. februar kl.19.00 

Marco Gargiulo

“Roma i film: fra Nyrealisme, og Fellini, Pasolini og til nåtiden. Et prosjekt om det urbane rom, urbant språk og filmstudier.”

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Roma representerer en sterk struktur av identitetsskapende symboler, som gjør det mulig å identifisere de sterke paradokser, samlingen av kulturelle og historiske problemer og politiske og sosiale konflikter. 

Det urbane rommet symboliserer sammenhengen mellom urbanitet, suburbanitet og store befolkningsgrupper med sine kulturelle og språklige variasjoner. 

Dette prosjektet har som mål å sammenligne og analysere stedene i filmene i lys av stedene i den virkelige urbane Roma. Jeg ønsker å beskrive kinematiske lokaliseringer, forholdet mellom filmkarakterene og stedene, og mellom regissør og stedene. Jeg vil analysere beliggenhetene i filmer fra nyrealisme, som Pasolini og Fellinis, til nåtiden, og hvordan disse urbane felter ser ut i dagens virkelighet. Jeg forsøker å vise hvordan stedene framstår utenfor filmen og uten regissørens filter. 

Marco Gargiulo er førsteamanuensis ved Universitetet i Bergen siden 2010, og han underviser i italiensk språk, kultur og språkhistorie. Hans faglige interesser er film, språk og urbane steder; ungdomsspråk; sosiale medier og språk; flerspråklighet i litteraturen; Sardinsk og språkpolitikk; italiensk språkhistorie i Renessansen.

Mercoledi 15. febbraio alle ore 19.00. Stranges Stiftelse, Klostergaten 28

Marco Gargiulo

“Roma cinematografica: Neorealismo, Fellini, Pasolini e il cinema contemporaneo. Un progetto sullo spazio urbano, la lingua e il cinema.”

Marco Gargiulo 2

Roma rappresenta una complessa struttura di simboli identitari, nei quali è possibile identificare i grandi paradossi, l’insieme dei problemi culturali e storici e dei conflitti politici e sociali.

Lo spazio urbano simboleggia, infatti, la rete di interrelazioni tra urbanità, suburbanità e grandi gruppi sociali con le loro variazioni culturali e linguistiche.

Questo progetto ha lo scopo di confrontare e analizzare alcuni luoghi cinematografici con i luoghi della Roma reale: mostrerò i luoghi cinematografici, e il rapporto tra i personaggi dei film e lo spazio, tra il regista e la città. Analizzerò film del Neorealismo, di Pasolini e Fellini, e alcuni film del cinema italiano recente, concentrandomi sul cinema di Garrone e Mainetti. Cercherò di mostrare come sono questi luoghi nella realtà odierna, fuori dal film e senza il filtro del regista.

Marco Gargiulo è professore associato presso l’Università di Bergen, dove insegna lingua, cultura e storia della lingua italiana. I suoi campi di ricerca sono la lingua del cinema, lo spazio urbano; il plurilinguismo nella narrativa; il sardo e le politica linguistica in Sardegna; la storia della lingua nel Rinascimento.